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Cos'è l'alopecia areata
L'alopecia areata è una malattia autoimmune che interessa circa il 2% della popolazione globale, per un totale di 147 milioni di individui.
La malattia si manifesta attraverso la comparsa di chiazze rotonde sul cuoio capelluto, dove i capelli cadono completamente. Queste aree, generalmente asintomatiche (cioè senza dolore o prurito), sono il risultato di un malfunzionamento del sistema immunitario che attacca erroneamente i follicoli piliferi, le strutture da cui nascono i capelli.
Nelle forme più gravi, la perdita di capelli può estendersi all'intero cuoio capelluto e interessare anche ciglia, sopracciglia, barba e altri peli del corpo.
La svolta terapeutica: Il baricitinib
Durante il recente convegno tenutosi a Bologna sono stati presentati dati incoraggianti sull'utilizzo di baricitinib, il primo farmaco della categoria dei "JAK inibitori" approvato in Italia per il trattamento delle forme gravi di questa patologia.
I pazienti seguiti per oltre un anno mostrano risposte terapeutiche significative: una percentuale molto elevata di loro ha ottenuto la completa ricrescita di capelli, ciglia, sopracciglia e barba.
Un aspetto fondamentale riguarda la tollerabilità del trattamento: il monitoraggio a lungo termine ha dimostrato che il farmaco viene generalmente ben tollerato dai pazienti, un elemento cruciale per garantire l'aderenza terapeutica nel tempo.
Accessibilità e rete di cura
Un elemento molto importante è rappresentato dalla completa gratuità del trattamento.
Il baricitinib viene erogato gratuitamente dalle farmacie ospedaliere, permettendo ai pazienti di accedere alla terapia senza oneri economici.
Durante il convegno è emersa l'importanza della creazione di una rete di centri specializzati sul territorio nazionale, affinché ogni paziente possa essere seguito in un ospedale vicino alla propria residenza, migliorando l'accessibilità alle cure.
Le sfide future
La sfida principale riguarda la gestione a lungo termine dei pazienti, che vede due modalità.
La prima riguarda la gestione dei pazienti che ottengono una ricrescita completa: dopo quanto tempo e in quali modalità si può considerare una riduzione del dosaggio o addirittura una sospensione del trattamento?
È importante sottolineare che queste risposte richiederanno ulteriori studi e un'esperienza clinica più prolungata.
La seconda sfida concerne i pazienti che non raggiungono una ricrescita completa: alcuni presentano aree non completamente ricoperte o capelli di spessore ridotto.
Per questi casi sarà necessario individuare strategie terapeutiche combinate che possano migliorare ulteriormente i risultati.
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