Vai al contenuto principale

Capelli

La visita del paziente con malattie dei capelli richiede tempo, sia per raccogliere la storia clinica, sia per l’osservazione approfondita dei capelli e dei peli.

Oltre a esami non invasivi di immediata esecuzione è fondamentale l‘osservazione con il dermatoscopio manuale e col videodermatoscopio (tricoscopia), che consentono di valutare i capelli e il cuoio capelluto.

Prestazioni disponibili nello Studio

La visita tricologica, ovvero del paziente con problemi di capelli, include la raccolta della storia clinica, la valutazione dell’alopecia, ed esami strumentali invasivi e non invasivi.

Spesso la sola valutazione clinica, associata alla storia ed esami non invasivi, quali pull test e dermatoscopia, è sufficiente per diagnosticare la malattia dei capelli, valutare gravità e fase evolutiva.

La biopsia per l’esame istologico è necessaria solo in casi selezionati.

Leggi di più

La diagnosi delle alopecie è agevolata da diversi esami, invasivi e non, che consentono di valutare numero, diametro e spessore dei capelli, e eventuali alterazioni del ciclo di crescita follicolare.

Le fotografie globali standardizzate permettono di seguire nel tempo le modificazione dei capelli e della chioma, agevolando il monitoraggio dell’efficacia dei farmaci in modo obiettivo.

Leggi di più: tricoscopia, pull test, tug test, tricogramma, fotografia globale standardizzata

Nel sospetto di malattie infettive, come ad esempio la tinea capitis, è d’obbligo l’esame micologico per accertare la presenza di funghi.

L’esame microscopico consente anche di visualizzare infezioni batteriche o di scovare eventuali parassiti, quali il Demodex folliculorum.

Leggi di più

La biopsia del cuoio capelluto, o di altre aree provviste di peli, è un esame invasivo, effettuato dopo anestesia locale del capo, per poter asportare chirurgicamente un frammento di cuoio capelluto di 4-5 mm per l’esame istologico.

La procedura chirurgica è rapida e termina con l’apposizione di qualche punto di sutura, che è rimosso dopo 15 giorni.

Leggi di più

Ogni paziente ha esperienze, esigenze e reazioni uniche, specialmente in ambito medico e terapeutico. È importante considerare le differenze individuali quando si trattano le malattie dei capelli.

Gestire le alopecia comporta quindi sia il riconoscimento della malattia e dei trattamenti appropriati, sia la personalizzazione della cura sulla base delle caratteristiche e delle attitudini del singolo paziente.

Leggi di più

I pazienti con malattie dei capelli vanno seguiti nel tempo, per valutare l’efficacia delle cure. È necessario che il medico chiarisca sin dall’inizio cosa ci si può aspettare dalle terapie, e il tempo necessario perché gli effetti divengono visibili. 

Il monitoraggio periodico con fotografie standardizzate, videodermatoscopia, e altre tecniche, permette di verificare in modo oggettivo i risultati della cura e mostrarlo al paziente, che è così maggiormente stimolato a continuare il trattamento.

Patologie dei capelli trattate

Alopecia androgenetica

Alopecia areata

Telogen effluvium

Alopecia dell’infanzia

Alopecie cicatriziali

Alopecie di diversi distretti cutanei

Barba, ciglia, sopracciglia, peli del corpo

Le malattie dei capelli

A che età si manifestano le malattie dei capelli?

Le malattie dei capelli possono comparire nell’infanzia o in età adulta, con gravità ed evoluzione molto variabile. Alla nascita o durante l’infanzia si possono osservare malattie genetiche/ereditarie, mentre in età scolare è spesso riscontrabile la tricotillomania, cioè la tendenza compulsiva a tirare/strappare i capelli.
Sempre in età scolare, prima della pubertà, un alopecia a chiazze può essere dovuta a tinea capitis, o a alopecia areata.

L’ alopecia areata è una malattia autoimmune, e può esordire in tutte le età della vita, con picco di incidenza nei giovani. Nelle giovani donne si può osservare una variante di alopecia areata, la forma incognita, la cui diagnosi richiede una conoscenza della malattia dei capelli e esami strumentali specifici.

Dalla pubertà, con incidenza che aumenta negli anni, si può sviluppare un graduale diradamento dei capelli delle aree anteriore, temporale del vertice, dovuta ad alopecia androgenetica. Colpisce maschi e femmine, è lentamente progressiva, ma oggi curabile con molti trattamenti medici e strumentali.

La presenza di chiazze alopeciche del capo può anche essere riconducibile ad alopecia cicatriziale, tipica del vertice e dell’età adulta. Se ne riconoscono diversi tipi, con evoluzione e prevalenza differenti, che richiedono una diagnosi e una terapia mirata.

Cosa si fa se si vedono cadere più capelli del solito?

Un’aumentata caduta dei capelli, senza diradamento evidente, può essere episodica o cronica, ed è la più frequente alterazione del ciclo follicolare: il telogen effluvium, più frequente nelle donne adulte, con andamento benigno ma molto stressante per il paziente.

Le alopecie colpiscono solo i capelli?

Anche i peli del volto, ciglia, sopracciglia e barba, e del corpo possono essere affetti da alopecia, associata o no a quella del cuoio capelluto.
La terapia è in questi casi più complessa, perché bisogna sempre considerare la sede cutanea da trattare.

Comprendere il problema: l’importanza di una diagnosi precisa

Il primo passo da compiere, quando si è affetti da malattie dei capelli, è quello di capire di cosa si tratta, cioè di avere una diagnosi specifica del problema.

Solo se chiamiamo la malattia col suo nome esatto possiamo capire da cosa è causata e come evolverà, come si può trattare, e come è più adeguato gestirla nel tempo.

Tecniche diagnostiche moderne e non invasive

Oggi sono disponibili tecniche diagnostiche moderne che permettono di individuare la gran parte delle malattie dei capelli senza il bisogno di effettuare una biopsia, cioè un prelievo chirurgico della cute.

La dermoscopia dei capelli (tricoscopia) è una metodica non-invasiva che permette l’osservazione a elevato ingrandimento dell’area affetta dal problema e di identificare segni specifici che individuano la malattia.

La dermoscopia dei capelli si effettua in diverse aree del capo, sane e con diradamento, e permette di guardare i capelli, la cute e osservare la vascolarizzazione del capo.

Il paragone fra le caratteristiche delle diverse aree e l’individuazione di segni specifici permette di capire la malattia. E consente anche di valutare nel tempo la risposta alle cure.

Esistono poi altri esami complementari, semplici e non dolorosi che aiutano ad arrivare alla diagnosi.

Chiedi al dermatologo

Prof.ssa Bianca Maria Piraccini

appuntamenti@biancamariapiraccini.it
328 7564118