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Una vittoria per pazienti e medici

A Milano è stata annunciata una notizia storica per chi soffre di alopecia areata: l'AIFA ha approvato la rimborsabilità del baricitinib, il primo farmaco al mondo specificamente sviluppato per questa malattia autoimmune.

L'approvazione rappresenta una doppia vittoria.

Primariamente per i pazienti, che vedono finalmente riconosciuta la natura autoimmune della loro malattia con un trattamento specifico.

E anche per i medici, che da anni si battono affinché le istituzioni comprendano che l'alopecia areata non è un problema estetico o psicologico, ma una vera patologia autoimmune che merita la stessa dignità di altre condizioni come l'artrite reumatoide o la psoriasi.

Funzionamento del baricitinib

Il baricitinib appartiene alla categoria degli inibitori delle Janus chinasi (JAK), farmaci che agiscono in modo mirato su un punto specifico della catena infiammatoria caratteristica dell'alopecia areata.

Questa azione selettiva garantisce efficacia elevata e ottima tollerabilità, permettendo ai pazienti di assumere il farmaco in sicurezza per periodi prolungati.

Risultati eccezionali negli studi clinici

I dati degli studi BRAVE-AA1 e BRAVE-AA2, seguiti fino alla 104ª settimana, mostrano risultati eccezionali: l'80% dei pazienti con forme gravi (persone completamente prive di capelli e peli) risponde con una ricrescita tale che arrivano ad abbandonare la parrucca e a tornare a una vita normale.

La ricrescita significativa si verifica generalmente entro 6-9 mesi, con tempistiche variabili da persona a persona.

Miglioramento immediato della qualità di vita

Un aspetto particolarmente emozionante, testimoniato dai dermatologi italiani che già prescrivono il farmaco, è che il miglioramento della qualità di vita avviene ancora prima della ricrescita completa.

Già dopo un mese possono spuntare ciglia e sopracciglia.

È poi importante sottolineare che questo farmaco efficace e sicuro è oggi completamente rimborsato dal Sistema Sanitario Nazionale, abbattendo ogni barriera economica all'accesso alle cure.

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